Uscito nelle sale cinematografiche russe a settembre dello scorso anno, e poi in dvd a dicembre, Escape Room, la pellicola horror diretta da Will Wernick ed interpretata da Evan Williams rimane un mistero, almeno per i calendari italiani. Il film sarebbe dovuto uscire oggi, giovedì 3 maggio 2018, ma improvvisamente è sparito dal palinsesto. Ciononostante, noi di Blogames abbiamo avuto il piacere di vederlo ed esaminarlo. Curiosamente, il film fa il palio ad un altro gemello dello stesso anno interpretato dal più celebre Skeet Ulrich, che tutti ricordiamo per Difesa ad Oltranza, Scream e, più recentemente sul piccolo schermo, per il personaggio di F.P. Jones II nella serie tv di Riverdale. Tuttavia i due film sono molto diversi.
Enigma mortale
Christen vuole festeggiare il compleanno del suo ragazzo Tyler facendogli un regalo molto originale. Dopo una cena a base di amici, Christen fa sventolare una serie di biglietti per un Escape Room, a cui deve prendere parte anche il resto della compagnia seduta al tavolo. Sembra un compleanno davvero intrigante quando un furgone corvino e misterioso li viene a prendere, li carica e li conduce chi sa dove per iniziare il gioco che avrà una durata di 60 minuti. Ma siamo sicuri che sia solamente un gioco?
L’Escape Room è un fenomeno ludico che sta spopolando in tutto il mondo. Alcuni, come quelli di Edimburgo a tema Harry Potter, ma anche quelli delle più vicine Roma e Milano sono davvero celebri. Saper fuggire è un’arte, specie se per farlo sono chiamate all’appello abilità di logica, calcolo e quanto di più ponderato esista. L’imprevisto, nel caso del film, nasce quando ci si accorge che l’inferno di manette e porte da aprire in cui si è capitati non è un gioco, ma è reale; e gli errori si pagano con la propria vita.
L’idea di fondo non è poi così originale, specie perché avevamo visto più o meno le stesse identiche cose nell’acclamata saga di Saw – L’enigmista ed anche in Hostel, quando il sexy splatter si mescolava al thriller e al terrore. Tuttavia, se avete avuto il piacere almeno una volta di fare l’esperienza di un’escape room, l’ambientazione e il contesto rendevano davvero curioso questo esperimento cinematografico. Il film, diciamocelo, non brilla certo per la sua sceneggiatura, spesso troppo reiterata, fatta di scene troppo lunghe e noiose, lasciata nelle mani di attori che, a parte il già citato Evan Williams, sono pressoché esordienti.
Ad ogni modo, vuoi per l’ottima riuscita degli enigmi da risolvere, la scenografia delle stanze/prigioni in cui i protagonisti sono confinati e da cui devono evadere, vuoi per un comparto musicale azzeccato (se pur non esattamente scintillante), la pellicola diretta da Wernick riesce a sfiorare la sufficienza senza troppo affanno.
Vivere o morire?
Molto spesso, così come abbiamo visto decine di volte in Saw, i giocatori di questo insano spasso sono chiamati a scegliere se vivere o morire, se sacrificarsi o sacrificare. I primi due cadaveri diventano tali in maniera molto atroce, e senza alcuna colpa dolosa da parte del resto del gruppo, ma poi il gioco comincia a chiedere delle scelte, scelte che condurranno alla salvezza o alla capitolazione.
Spruzzati di qualche incognito tradimento, di cui non si ha mai la prova tangibile, i protagonisti, specie Tyler, sembrano non farsi scrupoli nel lasciare alla ghigliottina i compagni e al contempo prendere la porta di uscita che conduce al prossimo inferno, sperando che sia l’ultimo. Molto gradito è stato il riferimento ultimo al celebre Dilemma del Prigioniero che gli economisti, o più semplicemente gli appassionati delle Teorie dei Giochi, conoscono molto bene. In questo caso abbiamo due tasti per ogni giocatore, “salva me”, “salva lei/lui”, si può fare la stessa scelta, si possono fare scelte diverse, e di certo non è semplice quando l’armonia della coppia è stata appena scoppiata dalla rabbia di un tradimento e dal sospetto di una vendetta. Cosa scegliere?
Un po’ come nella vita di tutti i giorni, dobbiamo decidere se essere egoisti o altruisti, se perdonare o continuare a bruciare nell’odio, se dare una seconda chance o darla solo a se stessi. In qualunque modo i rischi sono molti, specie se in gioco, come in questa Escape Room, c’è la tua vita!
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Buona Visione!