Lo sguardo dell’amore! Lo sguardo di un sentimento, che da dietro il silenzio e l’oscurità delle tende delle quinte di un palcoscenico, sembra manipolare come marionette i protagonisti delle vicende di La La Land. Un tacito e discreto Cupido che sa quando far incontrare e scontrare due cuori affini in un’unica emozione, sa mescolare le loro vite affinché procedano insieme, si assistano, si prendano per mano, salvo poi farle inciampare nelle tragiche ed impietose fauci della nostalgia.
Mia e Sebastian hanno molto in comune: sono assimilati dai loro sogni, dalle loro ambizioni, dalle aspirazioni che covano gelosamente in se. La prima saltella da un provino all’altro senza troppi successi, imbracciando il desiderio di divenire una grande attrice e, nel frattempo, servendo il caffè a chi “stella” è già divenuta; il secondo respira ogni giorno le note Jazz che lui stesso partorisce, annegando nell’indifferenza quasi totale del suo pubblico e di una città, Los Angeles, che tutto stima e nulla premia. La freccia scoccata da quel meschino dell’amore trapassa i loro cuori in un sol colpo, avvicinandoli, compiacendoli e facendoli respirare l’aria pulita e profumata della speranza, del gioco di squadra che ci fa sempre sentire meno soli. Mia e Sebastian si amano, si spalleggiano affinché ognuno raggiunga i propri obiettivi; l’uno affianca e sostiene il sogno dell’altro esattamente come fosse il suo.
Messa così, la storia di questi due ragazzi ci sembra una fiaba perfetta, di quelle armoniose e romantiche in pieno stile Disney. Ma ben presto ci sarà da appuntarsi una riflessione. Che si cammini mano per mano o meno, i due obiettivi dei protagonisti rimangono puramente individualistici, volti ad un successo personale. Nonostante il sincero amore, quest’alleanza è solo un illusorio “doppio” di un campo da tennis in cui c’è forse spazio per un semplice “singolare”. Damiene Chazelle, il regista e lo sceneggiatura di quest’opera la cui ombra pare avere le sembianze di una pellicola di Woody Allen, incornicia questa storia d’amore, passione, sogni, delusioni, follia e crescita dipingendola con i colori accesi del musical, lasciandola danzare sulle note Jazz e frizzanti dei sentimenti e dei miraggi. La chimera di Mia quanto quella di Sebastian sono il frutto della passione smoderata verso l’arte, verso la creatività, la bellezza e la meraviglia.
Emma Stone e Ryan Gosling, entrambi candidati all’Oscar, fanno scintillare questo racconto velato di nostalgia e di classico, eppure tremendamente originale e coinvolgente. L’eternità del romanticismo è infiorettata da Chazelle con estremo garbo e maestria e va a braccetto con l’ingenuità di un sentimento puro e privo di cinismo, che non cela secondi fini. Nella dolcezza della fiaba, aleggia ed echeggia la crudeltà della vita, quell’amaro e nostalgico boccone a cui proprio non avevamo pensato, perché alcuni sogni, per natura, sono destinati a restare di uno e uno soltanto, tagliando fuori perfino chi ne aveva sostenuto la causa. Ed ecco quindi che torniamo su quel tanto odiato campo da tennis, in cui la gioia di due è solo un abbaglio, un’utopia tanto bella quanto aspra, un amore assaggiato e lasciato a metà.
Riconosciute le strabilianti interpretazioni dei due attori, dobbiamo inchinarci e toglierci il cappello di fronte al talento raffinato e delicato di Chazelle, un predestinato di soli 31 anni che dirige attori scafati e pluripremiati, che racconta il sentimento impegnativo e multiforme dell’amore, della forza e del doppio taglio della lama della speranza, della sentenza truffaldina delle delusioni, della salita ripida del crescere, di come è più facile farlo insieme a qualcuno; il giovane regista fa tutto questo con la saggezza di un veterano, vuoi come uomo, vuoi come professionista!
Grazie alla combinazione di questi due fattori, affiancati ad un comparto fotografico e musicale a cinque stelle, vedrete un film che Variety ha definito quello dell’anno, acclamato e riverito da ogni tipo di critica e che obiettivamente assomiglia moltissimo ad un capolavoro con tanto di fiocco. La La Land ha già ottenuto decine e decine di premi (non ultimi ben sette Golden Globe) e sospettiamo che farà incetta anche delle statuette più bramate di tutte, quelle dorate e umanoidi della notte più attesa del mondo del cinema, la notte degli Oscar!
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Buona Visione!