Jeffrey Jacob Abrams, per gli amici e per il mondo intero semplicemente J.J. Il Newyorkese classe ’66 è divenuto ormai un’icona del cinema moderno, molte volte più famoso perfino degli attori che lui stesso utilizza per le sue opere.. o dobbiamo dire capolavori? Magari non tutti i suoi lavori sono arrivati a tanto, ma il genio che si nasconde dietro a quei curiosi occhialini da secchione e sotto quella folta chioma ondulata, ha sfornato un gran numero di ciambelle dal buco perfetto. Che si ami o si odi, Abrams è dotato di un talento indiscutibile che lo ha portato a toccare cime astrali assolutamente meta di una ristrettissima elite.
Regista, sceneggiatore, produttore e perfino attore; non c’è nulla che J.J. non sappia fare di fronte ad un grande schermo. Impossibile nominare tutti i titoli a cui, in un modo o nell’altro, Abrams ha preso parte, ma cercheremo tuttavia di ripercorrere rapidamente una carriera segnata da straordinari successi e da pochi inciampi; perché J.J. Abrams è ormai per noi di blogames.it un pioniere, un eroe senza mantello, capace di incollarci davanti ad uno schermo per giorni interi, ammaliati e soggiogati dalla sua mirabolante maestria.
Pochi sanno che il buon e vecchio J.J. collaborò con Michael Bay per la realizzazione di Armageddon – Giudizio Finale. Nell’ormai lontano 1998, il suo talento si riusciva solo ad intravedere timidamente affacciarsi sul mondo cinematografico, ma nessuno poteva sospettare che sarebbe divenuto un crack apocalittico. Grazie alla sua casa di produzione, la Bad Robot, il regista comincia a partorire una dopo l’altra, serie tv conquistatrici di ascolti in ogni dove: in primis Alias, produzione con ben 5 stagioni e che ha visto l’affermarsi di una bravissima attrice come Jennifer Garner.
La serie però, che più di tutti innalziamo sul trono dorato del capolavoro è senza dubbio Lost. Abrams edifica questa produzione mettendoci tutto se stesso; regista, sceneggiatore e produttore di sei memorabili stagioni, 16 milioni di telespettatori ad ogni episodio della prima stagione, 11 Primetime Emmy Awards, 10 Saturn Award, 5 Golden Reel Award, 1 Satellite Award, 1 Golden Globe e tanti altri riconoscimenti per una serie che resterà nella storia.
Insomma, J.J., attraverso Lost, ha valicato ogni confine, arrivando nella landa sconfinata dell’apprezzamento quasi totale del pubblico. A proposito di serie di cui Abrams è riuscito a far brillare il nome: come non citare Fringe, probabilmente la miglior interpretazione di un Joshua Jackson, che accanto a J.J. ha raggiunto quella maturazione totale a dispetto di una giovinezza un po’ acerba mostrata in precedenza con Dawson’s Creek; ma anche Westworld, serie che abbiamo appena finito di vedere, conta lo zampino di Abrams come produttore. J.J. sembra da sempre appassionato di storie intricate, reticolate, complesse. Lui stesso è plasmatore di mistero, ambiguità ed enigma. La dimostrazione più lampante è senz’altro il già citato Lost, il cui finale è ancora oggetto di discussioni.
A casa Abrams però non si infornano solo serie tv, ma anche memorabili pellicole cinematografiche. Il debutto sul grande schermo come regista, avviene nel 2006 con Mission Impossible III, di cui è anche co-sceneggiatore e, a tre anni di distanza, dirige Star Trek che produce con l’amico e collega Damon Lindelof.
La sua ascesa continua quando stringe la mano niente meno che a Steven Speilberg e conduce le danze di Super 8, i cui incassi, al netto delle spese, supereranno i 200 milioni di dollari! Ormai è fatta e Abrams veleggia tra le stelle di Hollywood con grande naturalezza e infiniti apprezzamenti anche da parte dei suoi colleghi. Proprio tra le stelle, J.J. confeziona le sue due ultime opere cinematografiche: prima Star Trek – Into the Darkness e poi il suo acerrimo rivale, Star Wars: Il Risveglio della Forza. Il solo fatto di aver scelto Abrams come direttore d’orchestra di un sequel tanto atteso quanto pericoloso è testimone dell’ormai leggenda che aleggia intorno al nome del tutto fare newyorkese.
Ovviamente tra le opere raccontate fin’ora ce ne sono tante altre, di cui possiamo sicuramente evidenziare la miniserie, interpretata da James Franco, 22.11.63; tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King e adattata splendidamente per il piccolo schermo con risultati senza dubbio migliori di quelli che il registra aveva ottenuto dall’adattamento di La Torre Nera.
Come abbiamo distrattamente accennato prima, J.J. è stato anche attore! Dal 1991 al 1999 ha recitato dalla parte opposta alla telecamera per ben quattro film, tra cui Diabolique e The Suburbans – Ricordi ad alta felicità, prima di comprendere che le sue doti sarebbero scoppiettate e scintillate di più dietro all’obiettivo.
Ad ogni modo, Jeffrey Jacob Abrams è un assoluto campione nel suo campo; i premi ottenuti fanno fatica a stare tutti nella stessa stanza, e siamo sicuri, che presto potrà aggiungere alla collezione anche quello più ambito, la famosa statuetta d’oro che tutti bramano; sempre che gli restino 35 centimetri di altezza sullo scaffale!
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Buona Visione!