Uscita il 4 novembre sulla piattaforma Netflix, The Crown, la serie dedicata al regno di Elisabetta II d’Inghilterra è un immediato successo. Governare un grande paese, complesso ed esigente come la Gran Bretagna, non è esattamente cosa facile, e la giovane Elisabetta, ancora acerba e non affine a certe pratiche, è costretta ad impararlo quasi subito. Una delle monarchie più antiche del pianeta, per secoli sotto la lente d’ingrandimento dell’imperialismo e dei teorici del complotto (le cui attenzioni sono ora passate oltre oceano, verso gli Stati Uniti), un popolo fortemente attaccato alle proprie tradizioni, ai propri usi e costumi; a volte pieno di se, ma capace di immedesimarsi come faro e come esempio per un continente intero. Il regno di Elisabetta non è stato certo semplice. Tutti noi la ricordiamo spesso per la sua forza e la sua tenacia mai ostentate e riposte sotto abiti sgargianti, dai colori sempre vivi; all’ombra di una corona tanto leggera, quanto pesante.
Ma prima di essere una Regina, Elisabetta è una donna, con tanto di emozioni, necessità, gioie, dolori, amori, odio; tutto quello che è proprio di un essere umano. L’essere umano che Elisabetta mette a volte da parte in favore della sua posizione, un essere umano disposto a soffrire per il bene del proprio paese, che si rannicchia in un angolo buio aspettando il suo momento in virtù di un scopo più grande.
The Crown abbraccia le vicende di Elisabetta II nei suoi primi dieci anni di regno, quando Winston Churchill, allora primo ministro inglese, nel suo discorso inaugurale all’incoronazione della neo sovrana, parlava di “era Elisabettiana”, non sapendo che la nuova eletta al trono sarebbe stata molto più che un’era; ma un simbolo, la madre per eccellenza di un’intera nazione, la Regina che tutti amano ed acclamano, la granitica certezza che si è trascinata immutata nel corso della storia, vivendo epoche molto diverse, stringendo le mani ad innumerevoli primi ministri con sembianze poco affini, diventando una leggenda, non solo in Gran Bretagna, ma nel mondo.
Netflix non sbaglia davvero un colpo. The Crown è la produzione dal budget più alto fin’ora mai riconosciuto dalla piattaforma streaming ad un proprio parto. Lo si evince con estrema facilità anche dal cast di cui la serie beneficia: Claire Foy è una strepitosa Elisabetta II, attrice che proviene dal teatro e che ha lavorato al fianco anche di grandissimi attori come Nicolas Cage nell’Ultimo dei Templari; Filippo è invece interpretato da Matt Smith, due anni più vecchio della collega con un curriculum decisamente invidiabile. Ma al di là del non badare a spese, Netflix firma le sue serie sempre con sceneggiature d’autore, caratterizzate da un livello di dialoghi altissimo e brillante. Dieci episodi ricchi di passione, marcati da personaggi molto profondi che permetteranno allo spettatore di accarezzare la sensazione di aver vissuto un pezzo importante della storia del mondo.
La donna e la Regina si alternano sullo schermo danzando sulle note di scene armoniche e perennemente avvolgenti. L’altalena che spinge Elisabetta a mescolare la sua umanità con l’onnipotenza del regnante subisce una forte scossa a circa metà del cammino. Elisabetta impara a favorire la corona prima ancora dei propri sentimenti e della propria personalità, comprimendo in una scatola i pezzi della sua vita, guadagnandosi il favore di tanti e l’odio di qualcuno. Ma non lo fa per arrivismo, sia chiaro, lo fa esclusivamente per il bene della sua nazione. Da timida ed impacciata, la donna si plasma in una vera Regina dal pugno duro, splendente e rocciosa come la corona che indossa.
Senza fare spoiler diciamo soltanto che l’ultima puntata sublima un percorso personale evolutivo che ci ha avvinghiato alla poltrona per ore, episodio dopo episodio. Le sembianze umane e reali si intrecciano e si incrociano finalmente in un unico essere e si materializzano nel mito della regina che tutti conosciamo.
The Crown diventerà presto il fiore all’occhiello di una piattaforma, quella di Netflix, che regala emozioni ogni qual volta si mette a lavoro: Daredevil, Stranger Things (di cui attendiamo la seconda stagione), Narcos e tante altre serie che scintillano e si fanno amare come poche. A breve, avremo il piacere di commentare anche l’ottava ed attesissima stagione di Una Mamma per Amica, mentre, come abbiamo riportato proprio quest’oggi, pare che la Disney stia pensando di inglobare la piattaforma ed accoglierla sotto il suo magico castello.
Per tutte le altre serie di novembre, vi consigliamo di leggere quest’articolo.
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Buona Visione!