Appena ieri sera è andato in onda su Fox Crime il primo episodio della quarta stagione di The Blacklist. Raymond Reddington è sempre in grandissima forma; questa volta più determinato e spietato che mai. Il sipario del terzo atto si era chiuso con Elizabeth che aveva ordito un astuto piano nel tentativo di salvaguardare la vita della sua piccola neonata, inscenando la sua morte con tanto di funerale. Liz è molto legata a Ray, ma le verità nascoste, le continue fughe, la perpetua ansia di sopravvivere hanno portato la giovane ex agente dell’FBI a volersi distaccare dal famoso e temibile boss del crimine dall’eleganza sopraffina. Purtroppo però, Elizabeth è finita nelle grinfie del suo vero padre (tale Alexander Kirk), tuffandosi in un passato criptico e pieno di punti interrogativi. Le intenzioni dell’uomo di origine russa sono quelle di riappropriarsi di ciò che era suo, di riavere indietro la sua bambina e 26 anni di distanza, di tappare il vuoto lasciato dal tradimento della moglie e di Raymond.
Secondo voi, Reddington potrà acconsentire a tutto questo? La risposta è uno scontato e deciso no! Non è mai stato un santo, ma dopo aver perso Elizabeth e la sua piccola, Ray si lancia in questa forsennata e sanguinosa rincorsa che, già nel primo episodio, lo porta a sfiorare la riconquista, purtroppo impedita da un vetro antiproiettile. Reddington, seguito come un’ombra dal suo fedele Dembe e dalla sua “pulitrice” personale afflitta dai sensi di colpa per aver voltato le spalle a Red e aiutato Liz a fuggire, è spietato e sembra non volersi fermare fino a quando non avrà raggiunto il suo obiettivo.
Un target simile ce l’ha necessariamente Tom, il marito di Elizabeth, che vuole al più presto tornare a riabbracciare la sua amata e la sua innocente e ancora in fasce bambina. Tom mostra ancora una volta i denti e quello spirito di sopravvivenza che lo caratterizza fin dalla prima stagione. Tom e Ray non si sono mai piaciuti molto, ma in qualche modo sembra che i due stiano lentamente trovando una simbiosi, un tacito accordo misto ad un patto di non belligeranza in nome dell’affetto che lega entrambi ad Elizabeth. Tom, che personalmente non ho mai amato troppo come personaggio, comincia invece a far breccia nel cuore del pubblico: un uomo spinto dalla passione e dall’amore profondo verso sua moglie, corrotto dal sentimento già quando ancora doveva solo essere un lavoro, una furia cieca che, come una mandria di elefanti, distrugge e travolge tutto quello che si trova di fronte e che tenta di separarlo dalla sua amata.
Di umori diversi invece sono i componenti dell’ormai famosa squadra dell’FBI dedita alla Blacklist. Praticamente tutti si sentono feriti dall’inganno perpetrato da Liz, si sentono traditi da una persona amica per la quale hanno rischiato non solo la carriera, ma anche la loro stessa vita più e più volte. Tutti, tranne Ressler; che invece sembra voler quasi giustificare il comportamento illusorio e fraudolento di Liz, l’unico che si presta a gettarsi alla ricerca della compagna di indagini. Questa volta, sospettiamo che non basteranno le scuse di Elizabeth per guarire i cuori feriti dei suoi amici.
Il primo episodio è un’escalation d’azione, ma infondo i primi episodi delle nuove stagioni di The Blacklist sono stati spesso caratterizzati da ritmi molto alti e da fuochi d’artificio, quindi non ci sorprende. Questo quarto capitolo, che si spalmerà su 22 episodi, è votato a fare un po’ più di luce sull’oscuro passato di Liz e della sua infanzia; sull’identità di Raymond Reddington, soprattutto su chi è veramente per Elizabeth. Quello che importa, probabilmente, è vedere ancora in grande spolvero James Spader, che con il suo Reddington ha stregato milioni di telespettatori. Pur essendo un cattivo che fa cose atroci e che si macchia continuamente di crimini violenti e lontani dall’etica morale, Red lo fa a fin di bene; seguendo il suo cuore e i suoi affetti. Onestamente è difficile non fare il tifo per lui, che ci coinvolge sempre nel suo carisma, nella sua particolare personalità; capace di farci ridere e piangere allo stesso tempo, rabbrividire e adorarlo nel medesimo istante. Raymond Reddington è uno personaggi più riusciti degli ultimi dieci anni di serie tv; inimitabile nei gesti, nelle parole, nella saggezza; carnefice ed eroe sotto lo stesso elegantissimo panciotto.
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Buona Visione!