Dopo il primo capitolo, Corvo Attano torna a mietere vittime. Questa volta però, non sarà solo! Gli sviluppatori di Arkane Studios hanno deciso di dare un tocco di femminilità al titolo. Subito dopo il prologo, infatti, decideremo se vivere l’avventura nei panni di Corvo o in quelli dell’imperatrice detronizzata Emily Kadwin. Dispiace un po’ non poter utilizzare entrambi i personaggi contemporaneamente e/o in maniera sequenziale, purtroppo Arkane non è riuscita a trovare il giusto compromesso, la giusta taglia di un abito che ci avrebbe permesso di variare con più frequenza il nostro gameplay. Ad ogni modo, che si scelga Corvo o che si scelga Emily, le missioni saranno sempre le stesse; cambieranno, piuttosto, le caratteristiche combattive del nostro personaggio e le tattiche da utilizzare, nonché alcuni tratti della trama e l’epilogo. Se è vero, infatti, che Emily deve a Corvo il suo addestramento da assassina, è vero anche che possiede delle qualità molto singolari, differenti da quelle del maestro e della sua maschera.
Una Trama fatta di rimonte e vendette
Tutto ha inizio a Dunwall, nonché lo scenario del primo capitolo. Il Regno delle Isole è messo in pericolo da una cospirazione; un criptico usurpatore ha appena tolto il trono all’imperatrice Kadwin tramite un colpo di stato. Emily deve cercare di riprendere le redini del suo amato Regno, e per farlo, avrà bisogno dell’aiuto di Corvo, suo fedele consigliere. Un nuovo “golpe“, un nuovo rovesciamento di potere è dunque all’orizzonte, questa volta ordito da due scaltri assassini, che tramite informazioni, bersagli da ingaggiare e una fitta rete di indagini, risaliranno la cima e faranno luce là dove ora regna l’oscurità!
Arkane ha pensato bene di portare un tocco di aria fresca all’ambiente in cui ci muoveremo. Lo scenario, all’inizio e alla fine del gioco, sarà lo stesso Dunwall dell’esordio; ma la maggior parte dell’azione la vedremo realizzarsi nella regione di Carnaca, nonché il luogo da cui trae le origini Corvo. A differenza del tetro territorio di Dunwall, questa regione è più soleggiata e il suo clima è senz’altro più mite, ma la grazia dell’ambiente è solo un specchietto per le allodole. La regione è comunque tempestata di nemici e irta di insidie; purtroppo anch’essa invasa dalla peste, che questa volta, verrà a manifestarsi tramite degli insetti. La città di Carnaca è molto caratteristica e ricca di storia. Ogni pietra posata non è assolutamente messa lì in maniera casuale. Esplorare le diverse zone urbane permetterà al giocatore di carpirne i segreti e di muoversi con più sicurezza e scaltrezza. Ad esempio, osservando bene alcuni edifici, sarà possibile scovare passaggi segreti o zone d’ombra nelle quali le milizie avversarie faranno ben pochi controlli. Il territorio che ci circonda è molto importante, va analizzato bene e studiato nei minimi dettagli, affinché le nostre azioni siano rapide, indolori e soprattutto efficaci.
“Mille e una” possibilità di azione
In questo secondo capitolo di Dishonored, il giocatore avrà completa libertà di movimento e di scelta. Starà a lui opzionare la via per arrivare ai suoi bersagli, starà alla sua attenzione per i dettagli e alle sue capacità d’osservazione, scoperchiare i Vasi di Pandora e scovare tutti i segreti per uno stealth sicuro e dai danni limitati. La fase di pianificazione dell’attacco è cruciale; scegliere le tattiche giuste e le strategie giuste sarà di “vitale importanza” (il termine vitale non è casuale!). Tuttavia non esiste una sola strada per giungere ai nostri bersagli. Ne avremo a disposizione a decine, e tutte valide. Confrontandoci con altri giocatori, ci si accorgerà di quanto il campo d’azione sia vasto e vario, impareremo nuovi segreti e ci divertiremo a portare alla luce tutti gli arcani della mappa. La varietà d’azione non sarà costituita soltanto dalla topografia, ma come già accennato, anche dalle caratteristiche specifiche dei due personaggi. Corvo sarà dotato di tutte le peculiarità che aveva mostrato nel primo capitolo, i suoi poteri però saranno finalmente spalmati su un albero dei talenti e in generale potenziati a dovere. Le vere novità sono da riscontrare nella presenza del nuovo personaggio: Emily. La ragazza sa il fatto suo ed ha delle abilità davvero molto speciali. L’imperatrice senza trono ha la capacità di divenire una singola cosa con le ombre, celandosi nell’oscurità, in attesa della preda; sa ipnotizzare i bersagli, appiattirsi passando in spazi stretti e addirittura duplicarsi. Ma non è tutto. La ragazza avrà a disposizione una sorta di spirito oscuro metamorfico, capace di assumere varie forme a seconda del suo utilizzo e della necessità; inoltre, dispone di due poteri molto singolari: il primo le permetterà di portare a se i bersagli e di spostarsi con rapidità nell’ambiente; il secondo (Domino) collegherà tra di loro più guardie (fino a quattro) affinché ciò che capiterà a una, capiti a tutte. Ovviamente, in quest’ultimo caso, è bene assicurarsi di essere in una posizione di sicurezza, scongiurando ogni tipo di allerta. Il potere però che ha impressionato di più è quello relativo ad un piccolo congegno in grado di spostare Emily tra le linee temporali del presente e del passato, evadendo e aggirando eventuali ostacoli. Questa particolare e diabolica soluzione ci verrà molto comoda quando Emily sarà impossibilitata ad usare i suoi restanti poteri; in presa diretta e in maniera simultanea, sarà possibile sbirciare il presente e il passato sfiorando l’onnipotenza!
Un gioco bello da vedere
Il motore grafico di Dishonored 2 non è altro che una modifica del primo e viene chiamato The Void Engine. Parlare semplicemente di modifica però è decisamente riduttivo: la cura dei dettagli è maniacale, si salta da ambienti molto vasti e perfettamente particolareggiati, a minuziose riproduzioni di abitazioni, complete di ogni finezza e rifinitura, con colori e sfumature deliziose. Le location sono molto varie e caratterizzate: vicoli che ricordano quelli mediterranei, complessi industriali ricchi di tecnologia e dipinti su di una tela futuristica; ma anche cupi e tenebrosi scenari dall’aria viziata, e di ispirazione claustrofobica. I personaggi che abitano Carnaca, e più in generale il gioco, godono di ottimi dettagli grafici e vivono una vita propria; non sono lì, fermi ad aspettarci, ognuno è indaffarato in qualche faccenda.
In generale, le potenzialità che Dishonored 2 lascia trasudare da questo primo scorcio a noi concesso, sono veramente alte. Un puro stealth dalle mille possibilità, che può essere giocato e rigiocato più volte, tentando di arrivare alla fine senza aver ucciso nessuno, celandosi nelle tenebre e arrivando al bersaglio senza che qualcuno se ne accorga. Un genere di giochi davvero intrigante, che mette alla prova le nostre abilità e che per gli amanti del “silenzioso e letale“, come un mio carissimo amico, è una manna dal cielo!
Dishonored 2 sarà disponibile l’11 novembre 2016 per Pc, PS4 e Xbox One. Prenotalo su Amazon per la piattaforma che preferisci.
Buon Game!